Sabato 7 Novembre siamo andati in laboratorio per creare una fotografia
utilizzando un foro stenopeico, cioè un foro realizzato su una parete di
una camera oscura portatile (un contenitore completamente buio).
Ci siamo procurati una semplicissima scatola di biscotti e abbiamo fatto
un foro sul fondo; poi, in una stanza completamente al buio, abbiamo
attaccato con lo scotch di carta un foglio di carta fotosensibile sul
coperchio e abbiamo coperto il foro per non permettere alla luce di
impressionare la carta. Poi siamo usciti in giardino e abbiamo attaccato
la scatola di biscotti con il foro rivolto verso di noi e ci siamo
messi in posa. Il professore ha tolto la copertura permettendo alla luce
di entrare e noi siamo rimasti immobili per circa 35 secondi così che
il foglio all'interno catturasse l'immagine proiettata. Successivamente,
siamo tornati nella stanza completamente al buio, e abbiamo tolto il
foglio dal contenitore e lo abbiamo immerso nelle tre vasche: sviluppo,
arresto e fissaggio. Mentre il professore lavava la fotografia sotto
acqua corrente, abbiamo acceso la luce e abbiamo notato che ciò che era a
destra nella foto è a sinistra, e viceversa, e che ciò che era sopra
nella foto è a sotto, e viceversa. Abbiamo quindi ottenuto un negativo
della porzione di realtà inquadrata, dove ciò che dovrebbe essere chiaro
è scuro, e viceversa. Mettendo poi il negativo a contatto con un foglio
di carta fotosensibile, esponendo alla luce per pochi secondi e
sottoponendo il foglio ai bagni di sviluppo, arresto e fissaggio,
abbiamo ottenuto poi una fotografia in positivo, cioè con i toni di
colore corretti. Nel nostro caso, una fotografia di classe.
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Il negativo |
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Il positivo |
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Backstage |
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