In queste settimane di fine marzo insieme al prof. Manfredini stiamo lavorando sulla profondità di campo e sul movimento.
La profondità di campo rappresenta quella zona in cui gli oggetti nell'immagini appaiono nitidi e ragionevolmente a fuoco, nonostante il piano a fuoco sia uno soltanto.
Successivamente il prof. ci ha dato per compito di scattare 6 fotografie in cui bisognava modificare il diaframma, la lunghezza focale e la distanza dal oggetto.
Nelle prime due immagini che vi mostro ho lasciato inalterati diaframma e distanza focale e ho modificato l'apertura del diaframma.
f 5,6 - 110 mm - distanza breve f 20 - 110mm - distanza breve |
In altre due abbiamo mantenuto uguali il diaframma e la distanza ma abbiamo cambiato la focale prima lunga e poi corta.
f 5,6 - 110 mm - distanza breve f 5,6 - 38 mm - distanza breve |
f 5,6 - 150 mm - distanza breve f 5,6 - 150 mm - distanza lunga |
Mentre come seconda parte del compito abbiamo lavorato sul movimento.
Quindi per congelare il movimento ci serve un tempo molto breve (es.
1/800, 1/1000) mentre per ritrarre il movimento ci serve un tempo un po'
più lungo (es. 1/50, 1/20).Inoltre per congelare il movimento è consigliato utilizzare la priorità di tempi in modo tale da sciogliere il tempo desiderato e la macchina ti dà automaticamente l'apertura del diaframma.
Ora vi mostro le fotografie.
Nella prima fotografia il movimento è congelato perchè ho usato un tempo molto breve.
f 3,8 - t 1/400 - Iso 500 |
Nella seconda immagine il movimento effettuato dal pallone si nota molto bene perchè il tempo si è allungato di molto.
f 10 - t 1/20 - Iso 200 |
f 22 - t 1/4 -Iso 200 |